Quando Modica è più bella?

Vigneto a maggio

Una volta si diceva che in Sicilia ci fosse una sola stagione, l’eterna primavera. Eppure, o è cambiato il clima, o sono mutate le nostre aspettattive a riguardo. Per dirlo più chiaramente, bisogna prendere atto che a Modica le variazioni climatiche durante l’anno sono abbastanza sensibili, anche se resta incontestabile che il sole, quando splende, si fa sentire anche in pieno inverno.

 

 

Ci sono anni in cui i mesi da dicembre a febbraio sono freddi e piovosi, altre volte, invece, i campi si inaridiscono già a marzo. La primavera classica, solitamente, ci accompagna da marzo a maggio ed invoglia alle lunghe passeggiate per immergersi nella natura delle oasi degli Iblei e nella cultura dei centri urbani.
A giugno siamo già in piena estate, anche se nei due mesi successive le temperature continueranno ad aumentare. È il periodo perfetto per approfittare delle spiagge ampie e incontaminate che ogni anno vengono premiate con il massimo delle bandiere blu. Ma niente paura, se vi ustionate facilmete potrete trovare rifugio al fresco delle chiese o nei musei climatizzati.

L’autunno non è mai particolarmente rigido, a novembre si può sempre contare sull’estate di san Martino, Monti Iblei a marzo e ad ottobre è ancora più o meno assicurata la colazione sul terrazzo!

 

Ci sono periodi in cui è sconsigliabile andare a Modica?

Barca da pesca a gennaioChi ha già visitato Modica almeno una volta non si lascia fermare dal rigore invernale, anzi preferisce il periodo meno affollato dai turisti per assaporare meglio i piaceri di questi luoghi. I pittori soprattutto sanno apprezzare le sfumature che la luce grigia del cielo velato imprime alle facciate di pietra degli edifici barocchi. Ma naturalmente ogni stagione offre spunti diversi per visitare Modica. Il calendario delle feste popolari e religiose copre l’intero arco dell’anno. Si può, ad esempio, iniziare con il carnevale, la cui tradizione in Sicilia è spesso sottovalutata. Ma accanto alle più famose sfilate di Termini Imerese, Acireale e Sciacca, si festeggia con successo anche a Palazzolo Acreide e a Chiaramonte Gulfi, dove le sfilate dei carri si accompagnano alla tradizionale festa del porco. Il giorno di Pasqua diventa quasi imbarazzante dovere scegliere soltanto una delle rappresentazioni sacre organizzate nei vari centri degli Iblei. A Modica si svolge la processione della “Vasa Vasa”, in cui l’incontro della Madonna col Cristo risorto culmina nell’abbraccio dei due simulacri, sottolineato dalla liberazione delle colombe che volano via insieme al manto nero del lutto tra l’impazzare delle campane e dei colpi di cannone a salve. Altrettanto suggestiva si presenta la festa di San Giorgio, durante l’ultima domenica di aprile, nella quale si celebra quasi paganamente il trionfo del Santo che ha sconfitto il drago.

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Anche il calendario delle fioriture, per gli amanti della natura, non lascia periodi scoperti e cambia continuamente il colore del panorama. Già a febbraio Festa folcloristica ad ottobrei mandorli in fiore colorano di rosa i fianchi delle colline, da maggio a giugno l’orchidea degli Iblei, il cappero, riveste di fiori delicati le aspre “timpe” calcaree, e a novembre le bianche distese rocciose dell’altipiano si riempiono dei colori e del profumo dello zafferano selvatico.

Non si può trascurare, dulcis in fundo, il calendario gastronomico, con i diversi periodi di maturazione dei formaggi, o con le verdure selvatiche da raccogliere, ad esempio in inverno asparagi e sanapo, o il cappero in esate, ed i dolci che accompagnano, sempre diversi per ogni occasione, tutte le feste. A novembre, ad esempio, per San Martino, si assaggia il vino novello con le frittelle arricchite da noci ed uva passa, mentre a Natale si preparano i dolci a base di scrorze d’arancia.

 
   
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